Per offrire una migliore esperienza di navigazione, per avere statistiche sull'uso dei nostri servizi da parte dell'utenza, e per farti visualizzare contenuti pubblicitari in linea con le tue preferenze ed esigenze, questo sito usa cookie anche di terze parti. Chi sceglie di proseguire nella navigazione su www.andreaborla.com oppure di chiudere questo banner o di cliccare al di fuori di esso, esprime il consenso all'uso dei cookie. Per saperne di più o per modificare le tue preferenze sui cookie consulta la nostra Cookie Policy
Toggle Bar

Di cose giuste e di cose ingiuste


Non mi interessa sapere se il bene è davvero il bene o se è il male che vuole farsi bello

 

205 pagine

Prezzo: 14,00 €

Casa Editrice Il Foglio Letterario

Progetto grafico: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ISBN 9788876063978

Presentazioni del romanzo

Rassegna stampa

Interviste

  

Quarta copertina

Ognuno di noi compie le proprie scelte convinto di fare la cosa giusta. Quando succede pesiamo le situazioni con la nostra bilancia e prendiamo in considerazione i nostri pro e i nostri contro. Il risultato di questo processo è il nostro giusto.

Lo sa Federico Lombardi che, da quando è stato abbandonato dalla moglie, vive da solo con il figlio Claudio, un bambino portatore di handicap, ed è consapevole di non essere un eroe dalla coscienza immacolata. 

Lo sa Daniela, che accetta di leggere a Claudio delle fiabe nonostante sia convinta che evitare la luce dei riflettori sia il modo migliore per mettersi al riparo dalle proprie insicurezze.

Lo sa Elda, una donna di altri tempi che si occupa di governare la casa di Lombardi e che in qualsiasi situazione agisce sempre e comunque per senso del dovere.

Lo sa il Maresciallo Gorrasi, che vuole riscattarsi dopo essersi separato dalla moglie e aver quasi rischiato di perdere il lavoro a causa di un'indagine finita male.

Lo sa Leila, che trascorre le giornate al bordo di una strada e che dopo ogni incontro con un cliente scambia uno sguardo con le sue compagne per dire che tutto è andato bene.

Lo sa Gloria, l'ex moglie di Lombardi, che guarda il mondo con occhi di ghiaccio mentre in lei si alternano rimorsi, prese di coscienza, invidia e desiderio di riscatto.

Tutti decidono per sé scegliendo quello che ritengono giusto. Ma chi stabilisce quando e in che misura siano giusti gli effetti di quelle decisioni per chi li circonda?

Descrizione

Federico Lombardi vive solo con suo figlio. Da diversi anni è stato abbandonato dalla moglie che se n’è andata subito dopo la nascita di Claudio, un bambino portatore di handicap.

La porta di casa Lombardi si apre per accogliere molte persone: Federico va avanti grazie alla solidarietà di quelli che raggruppa nella categoria “lo psicologo, le assistenti sociali, un paio di parrocchiane devote, i miei, gli amici dei miei, i miei amici, i ficcanaso, gli sciacalli, le anime in pena per gli altri”. Eppure, quando dalla porta è Daniela a entrare, le cose cambiano velocemente.

La bibliotecaria trascorre due pomeriggi alla settimana a leggere per Claudio. È dubbiosa, ma accetta ugualmente l’incarico nonostante la ritrosia a essere messa sotto i riflettori e la costante incertezza che la accompagna a ogni passo. Non immagina quanto quell’esperienza la muterà nel profondo, quali reazioni scatenerà in lei e soprattutto a quali scelte sarà condotta.

Daniela, proprio come ognuno di noi, compie le proprie scelte convinta di fare la cosa giusta. Eppure chi fissa il confine dell’egoismo e quello ancora più incerto della dedizione agli altri? Chi riconosce e circoscrive i nostri peccati commessi in pensieri, parole, opere o omissioni? Come si capisce se il bene è davvero il bene o è il male che si fa bello?